Dopo 3 anni che vendo software, e tanti in cui ne ho comprati, vorrei oggi lasciarvi 5 semplici regole per scegliere un software. Si tratta di 5 regole generiche e non necessariamente verticalizzate sul mondo HR, settore in cui Arca24.com opera.

Regola N.1:

L’approccio

Prima di iniziare a cercare, guardatevi allo specchio e chiedetevi: perché voglio un nuovo software? L’implementazione non è mai semplice, anche per i software migliori del mondo, in quanto essi richiedono investimento di tempo, formazione, dissipazione di energie ma soprattutto che il vostro approccio sia volto al cambiamento. Il punto centrale è: siete pronti a cambiare? Comprare un software non è come cambiare un paio di scarpe, se non siete pronti a cambiare il vostro modo di vedere le cose, il processo, ecc., non comprate un software nuovo. State buttando solo tempo e denaro. L’unico approccio possibile, se volete comprare un software nuovo, è quello volto al cambiamento, e non del software, ma del vostro modo di agire fino al quel momento.

Regola N.2:

Il processo

Se il vostro approccio è positivo, allora non cercate nel software nuovo la fotocopia dei vostri processi attuali. Se non siete disposti a modificare i processi, perché siete convinti che sono i migliori del mondo, non avete bisogno di un software nuovo. Personalizzarlo per renderlo più efficace è ragionevole, cercarne le fotocopie e/o stravolgerne uno per renderlo uguale a processi vecchi non è una scelta vincente. Le cose nuove servono per evolvere: se non vogliamo evolvere non abbiamo bisogno di cose nuove.

Regola N.3:

La digitalizzazione

Cercate un software che faccia, non uno che trasformi la carta in record digitali. Digitalizzare non significa cambiare armadio. Cercate software che siano in grado di fare un pezzo del vostro lavoro, soprattutto quello a più scarso valore aggiunto. Se un software vi lascia comunque la stessa mole di lavoro, non è il software per voi. Digitalizzazione deve essere sinonimo di “risparmio di tempo”. Attenzione, perché spesso vi viene venduta come vantaggio la possibilità di gestirvi alcuni o tutti i campi da soli: lo costruite come volete da soli (è una fregatura!). Al netto di alcuni casi specifici, che sono realmente una necessità, di norma questa libertà è una falsa chimera. Il software che fa è pronto a fare da solo: se non è pronto, non sa fare da solo. Quando vado al concessionario a comprare la macchina, non è che me la danno grezza e poi mi dicono “così lei se la vernicia del suo colore preferito”, scelgo un colore e me la consegnano così, l’accendo e vado.

Regola N.4:

Il prezzo

Se avete messo la regola numero 4 al punto 1, state solo perdendo denaro. 1000€ possono essere tanti e 30.000€ possono essere pochi, la questione è: quanto tempo mi fa risparmiare? La digitalizzazione e l’automazione servono a quello per cui il prezzo è un numero con poco senso se non pesato. Più voi lo leggete come prezzo, più voi perderete denaro, tanto o poco che sia. Inoltre, la perdita più grande è il costo indiretto. Scelgo quello che costa di meno ma non penso che sarà quello che genererà maggiori costi e minor risultato. Il prezzo non è un indicatore, provate a pensare a quanto vi fa risparmiare. Un software non si valuta per il prezzo, ma per la sua capacità di dare un risultato migliore, in meno tempo e, magari, evitando altri costi diretti. Attenzione perché tanti di voi continuano a chiedere il prezzo come prima cosa e/o a dargli troppa importanza.

Regola N.5:

Il servizio

Quanta formazione, quanta assistenza, quanta reperibilità di un supporto in tempi rapidi, e, a che costi? Queste sono le domande importanti. Il servizio post vendita è parte integrante della scelta. Se proprio non riuscite a fare a meno di guardare il prezzo, fatelo su questi aspetti, perché è qui che si gioca la partita del vostro successo con il software nuovo.

Concludo con tre suggerimenti aggiuntivi:

  • Non comprate per il nome della società che vende, ma per il prodotto che vi mostra, non sempre il grande nome è sinonimo di innovazione e funzionalità;
  • Comprate software belli da vedere, perché anche l’occhio vuole la sua parte, lavorare su un applicativo brutto disincentiva;
  • Toglietevi dalla testa la produzione interna, è un bagno di sangue, a meno che voi non siate una società IT specializzata in quel settore.

Buona scelta a tutti!